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Il libro del monsignore di Albenga’20 misteri per dire che ti amo’

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Il primo “incontro col libro” organizzato nella splendida cornice della piazza dei Leoni. Per dare il via ad un’agenda di eventi periodicamente studiata tra le tante attività della Biblioteca diocesana intitolata, da pochi mesi, al vescovo di Albenga Alessandro Piazza, teologo e biblista padre della traduzione della nostra Bibbia.

Eraldo Ciangherotti con il candidato sindaco di Albenga Gerolamo Calleri

La presentazione del libro affidata ad  dr. Eraldo Ciangherotti, già collaboratore dell’Avvenire per la Diocesi di Albenga – Imperia. Mons. Giovannni Battista Gandolfo, per gli amici il mitico GB,  che saluto con affettuosa stima (dovete sapere che con lui condivido periodiche mangiate con prodotti kilometro zero di alta qualità sempre accompagnati da ottimi vini) è il nuovo direttore.  Inaugurata, lo scorso marzo, in un’ala del Seminario Vescovile di Albenga, la nuova biblioteca diocesana intitolata appunto a Mons. Alessandro Piazza, è una realtà fortemente voluta dal nostro vescovo diocesano Guglielmo Borghetto che con decreto l’ha istituita ufficialmente. La biblioteca diocesana è sempre aperta al pubblico il martedì e giovedì ore 9-13 e il venerdì al pomeriggio ore 15-19. Rappresenta certamente una risorsa aggiuntiva per la città. Una biblioteca specialistica, con oltre 60 mila libri di settore filosofico, biblico e teologico con ampio settore dedicato alla storia della chiesa locale. Disponibile a tutti gli studenti, sarà un’ulteriore risorsa per ricerche culturali.

E veniamo all’incontro. Prosegue Ciangherotti: ” Abbiamo cominciato questi appuntamenti con l’ultimo libro di Mons. Gandolfo, scritto a 4 amani con Luisa Vassallo e con brillanti illustrazioni di Delly Potente.  Edito da Ancora è in vendita presso la libreria sacra San Michele. Il titolo «20 misteri per dire ti amo».
Conclude Ciangherotti: “Il libro custodisce una rassegna di riflessioni,  tra preghiere, racconti di teatro, testimonianze letterarie, il tutto  alla scoperta della preghiera del S. Rosario, attraverso i misteri della gioia, della luce, del dolore e della gloria. L’arte nel libro viene descritta come la via preferenziale per annunciare il vangelo e Gb Gandolfo lo sa bene, lui che è assistente nazionale dell’Ucai e da sempre inserito nel mondo dell’arte e dello spettacolo per portare l’annuncio del Vangelo.  La prefazione poi è stata affidata ad un sacerdote carismatico quale Maurizio Patriciello, il prete campano noto per le sue battaglie sociali nella “terra dei fuochi”, che descrive Maria come una “perdutamente innamorata”. Gandolfo e Vassallo nello scrivere questo libro non solo hanno scelto di condividere la loro testimonianza di vita per l’arte a servizio della Chiesa ma hanno anche voluto realizzare un manuale di facile uso nelle parrocchie per la preparazione di momenti di preghiera comunitari con giovani ed adulti”.
L’onore di vedere seduto a questo tavolo Mons. Luigi Negri, ospite graditissimo e oramai frequentatore della nostra città. Monsignore è stato con noi, in piazza del Popolo, oramai 4 estati fa, a presentare insieme al vescovo Borghetti l’enciclica di Papa Francesco, Amoris Latetitiae, e da allora credo si sia consolidato un rapporto di amicizia e di stima che lo ha portato ad accettare subito la proposta di questa conferenza. È tornato nel dicembre 2017 per orientarci sul testamento biologico appena approvato al Senato. E di nuovo qui stasera, ovviamente in veste di caro amico di Mons. Gandolfo.
Ciangherotti in conclusione: “Mons. Negri è indubbiamente uno dei vescovi più preparati dell’episcopato italiano. Laureato in filosofia alla “Cattolica” di Milano, ne divenne anche professore in variegate discipline, in particolare esperto in dottrina sociale della Chiesa. Il valore in questo insegnamento fu sottolineato da san Giovanni Paolo II, in quale, incontrandolo la prima volta, ebbe a salutarlo con una battuta, come il “don Negri, colui che conosce il mio pensiero più di Giovanni Paolo II”. Da studente incontra come suo docente di religione don Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, divenendo il suo più vicino collaboratore. Nominato Vescovo di San Marino e Montefeltro da Papa Wojtyla, papa Benedetto XVI, pochi anni dopo,  lo promuove arcivescovo di Ferrara-Comacchio e abate di Pomposa. Si pone subito al servizio della nuova arcidiocesi lasciandola per raggiunti limiti di età. Tuttavia ancora oggi continua il suo insegnamento all’interno della Chiesa, su giornali e riviste, di cui è voce culturale ed dottrinale


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